Dai primi anni del 2000 ogni volta che incontravo Mario Nanmon a Scaramuccia veniva fuori il discorso del “Cerchio degli uomini” di Torino. Cercavo di farmi raccontare cosa fosse, lo vedevo come un gruppo di autocoscienza maschile. Scoprii poi che dal nucleo iniziale di condivisione si era articolato coprendo più ambiti, da quello educativo, con interventi nelle scuole, a laboratori specifici per uomini maltrattanti.
Mario mi aveva più volte invitato a creare un gruppo analogo a Milano. Non ricordo con esattezza, forse verso il 2010, prese forma il gruppo milanese che operò solo nell’ambito della condivisione senza spaziare in altri ambiti di intervento sociale. Partecipai con piacere e gratitudine al gruppo sino a fine 2013 quando lasciai Milano per Reggio nell’Emilia.
Adesso è stato prodotto un documentario sull’esperienza di Torino “Nel cerchio degli uomini” (lo si può vedere su RaiPlay sino a fine luglio 2023), tra i protagonisti si vedono Mario Nanmon e Roberto Rayjitsu che raccontano della nascita e degli sviluppi del cerchio di Torino.
Nel documentario c’è anche un breve accenno all’esperienza dello zen, e del Centro di Hokuzenko (con le belle immagini dello zendo a Shotaji), come una scintilla da cui sarebbe poi nato il cerchio di Torino.