Qui (alla fine della pagina) si può ascoltare il Junkei di Gianfranco Keiko, dato all’incontro MaD del 17/10/2024.
Il tema della condivisione post MaD – proposto da Paolo Shoju – è il seguente.
Il corpo che siamo, che ci definisce e ci accompagna nel corso della vita. Nel corpo, nelle sue trasformazioni, nelle sue età, e col corpo: quale rapporto e quale dialogo intratteniamo? Lo spunto è dalle parole di Walter Siti, tratte da “C’era una volta il corpo” (pubblicato su Domani Finzioni di sabato 12 ottobre 2024). “Il corpo è il corpo, mai tautologia fu più ovvia. Tutti sappiamo cos’è, ce lo portiamo dietro da prima di nascere; o è lui che porta in giro noi, la nostra coscienza? Se è un contenitore, che cosa contiene? L’autocoscienza, appunto, o l’anima, o la psiche, o la mente? E se l’anima invece circondasse il corpo come un alone, e il corpo fosse una specie di nocciolo duro? Il corpo ha un limite esterno, o è l’ambiente a definire il corpo, e che rapporto c’è tra il corpo e la persona? Molte azioni riescono più precise se la mente non se ne impiccia e lascia fare agli automatismi del corpo.”